Articoli 10 Gen 2020

Auto elettriche e punti di ricarica: detrazioni fino al 50%

Mobilità sostenibile e diffusione dei punti di ricarica: sono questi gli obiettivi con cui la Legge di Bilancio 2019 offre incentivi ai privati fino al 50% per acquisto e installazione.

Il numero dei punti di ricarica: un problema da risolvere

Studiati per coprire, salvo eventuali proroghe, il triennio 2019-2021, gli incentivi per la mobilità sostenibile 2019 non nascono solo dall’obiettivo di diminuire le emissioni.
I nuovi incentivi provano, infatti, ad aumentare nel territorio la densità dei punti di ricarica, che allo stato attuale sono distribuiti in modo parecchio discontinuo, con maggiore concentrazione al Nord che va a scemare fino a percentuali molto basse al Sud. Non solo: gli incentivi per le colonnine in contesto privato incoraggiano il proliferare delle colonnine di ricarica in aree più periferiche, quando al momento si trovano in gran parte nelle zone centrali delle città.

Incentivi per acquisto e installazione di sistemi di ricarica

L’abbondanza di infrastrutture (note anche come colonnine) di ricarica è un requisito importante per la diffusione dei veicoli elettrici, poiché è innegabile che la sicurezza di avere sempre a disposizione una postazione per ricaricare il proprio veicolo sia un fattore determinante per l’acquisto. Con gli ultimi incentivi, la Finanziaria 2019 intende rinforzare la presenza di colonnine nell’ambito (e quindi con iniziativa) di privati.

Requisiti: il punto di ricarica deve essere di esclusivo uso domestico (abitazioni dipendenti o condomini), con potenza minore di 22 kW.
Le spese relative devono essere documentabili dal 1° marzo 2019 e possono anche comprendere i costi per l’aumento di potenza della connessione (fino ad un massimo di 7kW).
Ammontare della detrazione: massimo 50%,
Tetto di spesa: 3000 euro (dieci quote annuali di pari importo).

Incentivi per acquisto di auto elettriche

Molto interessanti gli incentivi sull’acquisto di veicoli elettrici, a patto che rientrino nella categoria M1: devono, cioè, essere veicoli destinati al trasporto di persone (8 passeggeri, più il conducente).

Requisiti: il prezzo dell’auto elettrica (IVA esclusa) deve essere inferiore a 50000 euro.
Durata delle detrazioni: dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, salvo proroghe.
Ammontare del contributo: fino a 6000 euro in caso di rottamazione contestuale di un veicolo di categoria Euro 1-4. Fino a 4000 euro senza rottamazione.
In caso di acquisto di auto non elettrica: incentivi con rottamazione fino a 6000 euro, in caso di emissioni da zero a 20 g/km. Incentivi con rottamazione fino a 2.500 euro, in caso di emissioni tra 21 e 70 g/km. Si tratta comunque sempre di veicoli a bassa emissione complessiva: elettriche, ibride, ibride bimodali e multimodali.

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